Norme antiriciclaggio: le regole e gli strumenti per i professionisti


Il rispetto della normativa antiriciclaggio è una responsabilità sempre più rilevante per i professionisti. La complessità degli adempimenti richiesti, unita all’evoluzione costante della disciplina, rende indispensabile un aggiornamento continuo e una gestione strutturata dei rischi connessi. 

La compliance antiriciclaggio (AML – Anti Money Laundering) per i professionisti (avvocati, notai, commercialisti, esperti contabili, revisori legali, consulenti del lavoro, ecc.) è disciplinata principalmente dal D.Lgs. 231/2007, aggiornato nel tempo per adeguarsi alle direttive europee (ultima: V Direttiva UE – 2018/843). L’obiettivo è prevenire l’uso del sistema economico per fini illeciti come riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Tra gli obblighi principali per i professionisti vi è l’adeguata verifica della clientela che va fatta prima dell’instaurazione del rapporto professionale.

Il professionista deve adottare un approccio basato sul rischio (risk-based approach), valutando:

  • rischio del cliente (es. PEP – persone politicamente esposte),
  • natura dell’attività svolta,
  • canale di distribuzione (presenza fisica o a distanza),
  • area geografica coinvolta.

3. Registrazione e conservazione dei dati

  • Conservazione per 10 anni della documentazione relativa alla verifica e alle operazioni effettuate.
  • Utilizzo di registri antiriciclaggio (cartacei o digitali) per annotare l’attività svolta.

4. Segnalazione operazioni sospette (SOS)

  • Se vi è fondato sospetto che un’operazione sia collegata a riciclaggio/terrorismo, il professionista deve inviare una SOS all’UIF (Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia).
  • L’obbligo è personale e non delegabile.

5. Formazione e aggiornamento

  • I professionisti devono formarsi regolarmente sulle norme antiriciclaggio e aggiornarsi in base alle modifiche normative.

Gli strumenti da utilizzare:

principalmente si tratta di strumenti informatici che:

  • supportano l’identificazione del cliente,
  • automatizzano la conservazione dei dati,
  • aiutano nella valutazione del rischio,
  • generano alert per operazioni sospette.

  • Permettono una tracciabilità strutturata dell’attività.
  • Devono rispettare i criteri di immodificabilità, integrità e accessibilità.

Checklist di controllo e manuali interni

  • Procedure standardizzate per l’identificazione, valutazione del rischio e segnalazione.
  • Manuale antiriciclaggio su misura dello studio.

La mancata osservanza degli obblighi può comportare:

  • Sanzioni pecuniarie molto elevate,
  • Sanzioni disciplinari (per i professionisti iscritti a ordini),
  • In casi gravi, responsabilità penale.



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