Dal Sole24Ore.
Termini di decadenza per gli accertamenti in scadenza al 31 dicembre 2025 prorogati al 31 dicembre 2026 per coloro che aderiscono al concordato preventivo biennale (Cpb) 2025-2026 entro il prossimo 30 settembre. È questo il contenuto dell’emendamento approvato dall’Aula della Camera all’articolo 12-ter del decreto fiscale (Dl 84/2025) sul nuovo ravvedimento speciale, che era stato inserito la scorsa settimana durante i lavori in commissione Finanze. Nel complesso il provvedimento ha incassato il primo via libera da Montecitorio (147 voti favorevoli, 87 contrari e 5 gli astenuti) e passerà ora all’esame del Senato per l’ok definitivo alla conversione.
L’emendamento approvato può contribuire a salvare il possibile effetto gettito derivante dal ravvedimento speciale riservato a chi quest’anno aderisce per la prima volta al patto con il Fisco. Come è già stato segnalato su queste pagine (si veda «Il Sole 24 Ore» di sabato 19 luglio), la peculiarità della nuova edizione del ravvedimento speciale, riservato a coloro cha aderiscono al Cpb 2025-2026, è quella che l’accesso alla sanatoria sarà possibile dal 1 gennaio 2026 fino al 15 marzo 2026, visto che solo in questo periodo sarà possibile effettuare i versamenti necessari per bloccare l’effetto di possibili accertamenti fiscali sulle annualità bonificabili che sono quelle che vanno dal 2019 al 2023.