Dal Sole24Ore.
Per sostenere i giovani che puntano su lavoro autonomo e libera professione sono disponibili 576 milioni di fondi stanziati dal decreto Coesione. Saranno distribuiti attraverso un click day: la data di partenza non è ancora fissata ma le due misure previste dal Dl 60/2024, quella per l’autoimpiego destinata alle regioni del Centro Nord, e quella per il Sud (Resto al Sud in versione 2.0, rivista e potenziata) hanno assunto una forma definita.
Nei giorni scorsi, infatti, la ministra del Lavoro, Marina Calderone, e quello dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, hanno firmato il decreto attuativo del Dl Coesione (articoli 17 e seguenti del Dl 60/2024), che appunto contiene la ripartizione dei fondi (800 milioni in tutto, compresi i contributi per la gestione e i servizi collaterali), indica i requisiti dei beneficiari, le spese finanziabili e quelle escluse.
Gli altri elementi di dettaglio, tra cui appunto, la data da cui potranno essere inviate le domande e i moduli per farlo sono tutti rinviati a un provvedimento del direttore generale del ministero del Lavoro da varare entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto attuativo (che, a sua volta, attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).
È utile perciò sfruttare questo periodo di attesa per familiarizzare con questi incentivi e capire come sfruttarli al meglio.
Le risorse possono essere richieste dai giovani da 18 a 35 anni non compiuti che risultano, in modo alternativo, disoccupati (con soglie di reddito annuo intorno ai 35 mila euro, calcolate sulla base di un’imposta Irpef di 1.955 euro), inoccupati (con redditi fino a 8mila euro da lavoro subordinato o 4.800 da lavoro autonomo), inattivi o disoccupati del programma Gol. Per Confprofessioni si tratta di due misure importanti per rispondere alla «crisi vocazionale» che ha visto calare del 5% dal 2019 al 2023 il totale dei professionisti.