Da ageei.eu
Il 71% delle misure Pnrr con dotazione finanziaria mostra un avanzamento di spesa al di sotto dellasoglia del 25%. Poco meno del 45% delle misure non supera un tasso di progresso del 10%. Oltre il 21% registra un avanzamento di spesa tra il 25 e il 50%, mentre solo il 9% delle misure può vantare un progresso finanziario superiore al 50%. Il campanello d’allarme viene dalla Corte dei conti.
Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, in data 12 maggio 2025, hanno approvato la Relazione semestrale con cui si riferisce al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR. Il documento fornisce un quadro complessivo dell’avanzamento del Piano da distinte angolazioni: i progressi registrati nel conseguimento di milestone e target semestrali, l’evoluzione della spesa e l’efficacia degli strumenti di anticipazione di liquidità, un quadro complessivo dei risultati di performance delle iniziative del Piano, attraverso gli indicatori target, nonché una disamina del sistema dei 14 Indicatori Comuni che compongono il “quadro di valutazione” dell’impatto del Dispositivo di Ripresa e Resilienza europeo. Seguono due approfondimenti tematici di rilevanza strategica nel Piano: il primo è dedicato alle misure del PNRR (2 riforme e 4 linee di investimento) che incidono sul servizio idrico integrato; il secondo mira a fare il punto sulle iniziative promosse dal PNRR nell’ambito delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione, centrali per l’obiettivo di aumento della produttività del Paese.
L’attuazione del PNRR. Risultano tutti conseguiti i 67 obiettivi europei in scadenza al secondo semestre 2024, raggiungendo così un tasso di avanzamento del 54% nel percorso complessivo (+11 punti rispetto al semestre precedente). Parimenti elevati i risultati con riguardo agli step procedurali nazionali con finalità di monitoraggio interno (tasso di raggiungimento al 76%). Significativi gli avanzamenti segnati sul fronte delle riforme. Di particolare rilievo quelli che hanno interessato la regolazione dei contratti pubblici: è stato complessivamente rivisto l’istituto del project financing, sono stati raggiunti i risultati attesi in termini di numero di stazioni appaltanti e centrali di committenza qualificate (42 mila gare effettuate da oltre 3.300 stazioni appaltanti), sono state adottate misure per migliorare la rapidità decisionale nell’aggiudicazione degli appalti attraverso l’individuazione delle best practices, è stato conseguito il target di formazione del personale delle PA (almeno il 40%). Nel solco dell’efficientamento della PA possono anche richiamarsi i progressi in tema di semplificazione/digitalizzazione di 235 procedure, nonché quelli nel campo della riduzione dei tempi di pagamento, con l’incremento del personale a tal fine impiegato e l’adozione di un sistema di verifica sull’adeguatezza e tempestività dei processi di almeno 130 pubbliche amministrazioni.
È proseguito anche il percorso riformatore nel settore della giustizia che ha visto il raggiungimento dei 2 target di riduzione del 95% dell’arretrato giudiziario dei tribunali civili di primo e di secondo grado. Numericamente consistente (n. 50) il gruppo di obiettivi raggiunti sul versante degli investimenti, in particolare in ambito di cybersecurity e di digitalizzazione della PA. Andamento della spesa sostenuta. Se il conseguimento degli obiettivi europei previsti nel percorso attuativo risulta in linea con le scadenze concordate, l’avanzamento finanziario, come già messo in luce in occasione di precedenti relazioni, stenta a mantenere il ritmo prefissato. A fine 2024, il livello della spesa ha superato i 63,9 miliardi, circa il 33% delle risorse del Piano e circa il 73% di quelle che erano programmate entro il 2024. L’incremento registrato nell’ultimo anno è di 18,8 miliardi (+12 punti percentuali sul 2023), solamente il 44% di quanto previsto per il 2024 nel cronoprogramma aggiornato. Al netto delle misure consistenti in crediti d’imposta (piano Transizione 4.0 e Superbonus 110%) il dato di avanzamento della spesa scenderebbe al 21,9%. Il 71% delle misure del Piano con dotazione finanziaria mostra un avanzamento di spesa al di sotto della soglia del 25%, poco meno del 45% non supera un tasso di progresso del 10%. Da ciò emerge con evidenza lo sforzo richiesto negli ultimi semestri del PNRR a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione delle iniziative progettuali, per assicurarne la finalizzazione nei tempi previsti, in particolare per gli interventi delle missioni 5 “Inclusione e coesione” e 6 “Salute”.
Nella lettura per tipologia di soggetto attuatore, si posizionano più avanti del dato medio nel percorso di attuazione della spesa: le istituzioni appartenenti al settore scolastico ed universitario (rispettivamente +22,8 e +13,7 punti percentuali), insieme alle società pubbliche (+7,4%). Risultano, invece, caratterizzate da tassi di avanzamento inferiori a quello medio sia le misure in capo alle Amministrazioni centrali e alle Agenzie (entrambe -8%) sia quelle affidate alle Amministrazioni locali, seppur queste ultime con scostamenti negativi più contenuti (-3,2%). Le anticipazioni di liquidità. Il sistema delle anticipazioni di liquidità si è finora dimostrato uno strumento utile per assicurare ai soggetti attuatori le disponibilità di cassa funzionali all’esecuzione delle iniziative progettuali. L’innalzamento del tetto ordinario dell’anticipazione ha portato ad un aumento delle richieste di erogazioni, pur residuando ulteriori margini per trasferimenti rispetto alla soglia del 30%. In dettaglio, il totale delle somme erogate in anticipazione nel periodo 2021-2024 è pari a 27,1 miliardi, con un trend crescente nel tempo (0,6 miliardi nel 2021, 7,5 miliardi nel 2022, 8,4 miliardi nel 2023 e 11,3 miliardi nel 2024). In media, il tasso di anticipazione si è attestato al 23,2% delle dimensioni finanziarie delle singole misure. Gli anticipi hanno dato ampia copertura alle somme spese (oltre il 77% di quanto speso, percentuale che sale a poco meno dell’87% se si tiene conto delle somme rimborsate nello stesso periodo a fronte di rendicontazioni e di saldi finali).
Con l’avanzare delle iniziative di investimento, l’atteso incremento del livello di spesa potrà trovare adeguato sostegno finanziario grazie alla nuova disposizione dell’art. 18-quinquies del d.l. n. 113/2024, volta ad accelerare i trasferimenti intermedi a rimborso delle spese sostenute, attraverso una consistente semplificazione dell’iter della rendicontazione. I risultati raggiunti letti attraverso gli indicatori target. L’attuazione concreta di investimenti e riforme, misurata attraverso i risultati raggiunti dagli indicatori target associati alle misure, mostra un tasso di progresso medio del 57% rispetto agli obiettivi quantitativi finali concordati in sede europea; un risultato coerente con la fase in cui versa attualmente il Piano, caratterizzata da iniziative nel pieno della loro realizzazione che si avviano verso la conclusione. Tale dato racchiude al suo interno situazioni di avanzamento delle singole tipologie di misure e indicatori molto eterogenei, in ragione anche della diversa programmazione temporale delle iniziative, nonché dei diversi valori programmati. I risultati di maggior rilievo, in termini di avanzamento realizzativo, emergono dagli indicatori relativi al “Personale” con il superamento degli obiettivi assegnati, nella dimensione “Connettività” (71%), nell’ambito della Formazione (70%) e in quello delle attività di “Ricerca & sviluppo” e del settore “Idrico” (entrambi al 57%). Gli ulteriori settori riportano medie di realizzazione inferiori alla soglia del 45%. Il minor tasso di realizzazione emerso dagli indicatori della categoria dei “Trasporti” (circa il 13%), da un lato, risulta coerente con la maggiore complessità degli interventi, che richiedono fasi preparatorie e attuative più lunghe, nonché da peculiarità nell’alimentazione dei dati a sistema, in quanto, in alcuni casi, la valorizzazione del target chilometrico realizzato sull’intervento può avvenire soltanto una volta che i lavori sono completati. Dall’altro lato, l’Amministrazione ha evidenziato la necessità di modifiche, attualmente oggetto di confronto con le istituzioni europee nell’ambito della prossima revisione del PNRR.