Il 16 marzo è il ‘Precompilato Day’ con ben 13 adempimenti per imprese e professionisti


Su ItaliaOggi una sottolineatura sul calendario: scatta l’ora del precompilato ed il 16 marzo uno tsunami di adempimenti di abbatte su imprese e professionisti. Senza contare l’oneroso invio delle spese sanitarie al portale Ts, che prevede una doppia trasmissione annuale su base semestrale, sono ben 13 le comunicazioni che imprese, professionisti ed enti del terzo settore dovranno trasmettere all’agenzia delle entrate entro il prossimo 16 marzo per, materialmente, compilare le dichiarazioni precompilate. Sono infatti ormai poche le voci tra quelle detraibili e deducibili presenti nei modelli che sfuggono all’obbligo comunicativo: si va dalle Cu 2022, ovvero le certificazioni uniche con i dati fiscali e previdenziali dei redditi da lavoro dipendente e assimilati erogati da sostituti d’imposta, alle comunicazioni contenenti i dati degli interessi passivi dei mutui, dei contributi previdenziali ed assistenziali, fino ad arrivare ai pagamenti collegati alle spese funebri, ai bonus edilizi, alle rette degli asili nido e delle università. Questo mare magnum di trasmissioni genera però un chiaro paradosso. Sebbene infatti la politica del precompilato sia quella di semplificare la vita fiscale a coloro che presentano il modello 730 (o redditi), il suffisso «Pre» riferito alla compilazione automatica delle dichiarazioni ricade praticamente tutto sulle spalle di un’ampia platea di operatori economici, enti no-profit compresi, obbligati a supportarne il peso economico e gestionale. 

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