Codice della crisi d’impresa e insolvenza impostato su un programma informatico di verifica e algoritmi


Il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (Ccii), che entrerà in vigore il prossimo 16 maggio, porta l’emersione della crisi non solo a un livello di anticipata e tempestiva rilevazione ma anche ad un automatismo gestito da algoritmi. L’art. 25-undecies del Ccii, infatti, istituisce il programma informatico di verifica della sostenibilità del debito e di elaborazione di piani di rateizzazione automatici, così da rendere immediata e quasi, appunto, automatizzata la gestione del mantenimento in vita delle imprese. Se l’indebitamento complessivo dell’imprenditore non supera i 30 mila euro e, all’esito dell’elaborazione condotta dal programma, tale debito risulta sostenibile, il programma elabora un piano di rateizzazione. che l’imprenditore comunicherà ai creditori interessati avvertendoli che entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione possono manifestare il loro dissenso. La nuova piattaforma prevista per la composizione negoziata della crisi (art. 13) renderà disponibile un programma informatico gratuito che elabora i dati necessari per accertare la sostenibilità del debito esistente e che consentirà all’imprenditore di condurre il test pratico (comma 2), per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento.

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