Fin dai prossimi giorni si apre un periodo denso di impegni e sfide per la categoria
Dal pnrr negli enti locali alla nuova disciplina contabile per il terzo settore, passando per il codice della crisi e la composizione negoziata, l’autunno 2022 per i revisori legali si preannuncia ricco di impegni.
Notizie positive arrivano dal versante del terzo settore, dove il ruolo della revisione legale è stato riformato e ulteriormente rafforzato: con l’emissione da parte dell’oic, nel febbraio scorso, del documento n.35 che contiene il principio contabile degli enti terzo settore (ets), si è finalmente in presenza di una specifica disciplina dei criteri per la presentazione dello stato patrimoniale, del rendiconto gestionale e della relazione di missione degli enti del terzo settore, con particolare riguardo alla loro struttura e al loro contenuto.
Ed è con questo documento, applicabile ai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2021, che si completa l’iter di redazione dei principi contabili applicabili al bilancio degli ets. A ciò si aggiunge la nota 5941 del 5 aprile 2022 del Ministero del lavoro dell’art.13 del cts, dove si chiarisce in maniera definitiva che gli ets sono tenuti ad applicare i modelli di bilancio a partire dall’esercizio 2021.
I tempi di definizione dei principi contabili di riferimento, rilasciati solo agli inizi di quest’anno, non hanno permesso a tutti gli ets una loro puntuale applicazione nel bilancio 2021, ma il bilancio dell’esercizio in corso deve essere necessariamente redatto secondo il combinato disposto delle norme di legge richiamate nel codice del terzo settore e del principio contabile n.35.
Inoltre, con la determina della Ragioneria generale dello Stato del 1° settembre scorso (protocollo 219019), sono stati aggiornati anche i principi isa internazionali, redatti dal mef, inrl, consob, cndcec e assirevi. L’aggiornamento dell’isa italia 315 ha comportato la necessità di modificare (sono i cosiddetti «conforming amendments») anche altri principi come puntualmente evidenziato nella determina in questione. Un’altra serie di principi è stata oggetto di variazione per tenere conto della versione aggiornata dell’«International code of ethics». A titolo esemplificativo gl’interventi hanno riguardato i documenti 240 (le responsabilità del revisore relativamente alle frodi), 610 (utilizzo del lavoro di revisori esterni) oltre al già richiamato documento Isa Italia 200 (obiettivi generali del revisore indipendente e svolgimento della revisione). In quest’ultimo si precisa che i principi etici applicabili comprendono normalmente le regole dell’«International code of ethics for professional accountants (including international independence standards)» dell’International ethics standards board for accountants (codice Iesba) relative alla revisione contabile del bilancio insieme alle disposizioni di carattere nazionale quando sono più restrittive. I predetti nuovi principi, sono pubblicati sul sito dell’istituto e della Ragioneria. Accanto ai capitoli del pnrr e del terzo settore, c’è poi la delicata vicenda della riforma del codice della crisi e istituzione della composizione negoziata che ha prodotto non pochi malumori nel mondo dei professionisti.
Alcune riflessioni del presidente dell’inrl, Ciro Monetta, riguardo il continuo avvicendarsi di notizie sul pnrr e l’importanza di continuare a lavorare tutti uniti, istituzioni, professionisti e imprese per portare a compimento il piano già egregiamente avviato. Sottolinea infatti Monetta: “Certo non possiamo nasconderci dietro al dito, non stiamo attraversando un bel periodo. Il conflitto in Ucraina ha portato inevitabilmente, a livello globale, incertezze sulle prospettive economiche e sulla stabilità finanziaria. L’inflazione continua, sensibilmente, la corsa al rialzo in tutte le principali economie mondiali, per i rincari dei prodotti energetici e conseguentemente di materie prime e merci. Ovviamente l’instabilità politica e le elezioni anticipate certo non hanno aiutato. Le condizioni sui mercati finanziari internazionali continuano a peggiorare giorno dopo giorno; i rischi per la stabilità finanziaria sono enormemente aumentati; il rialzo dei tassi di interesse e il conseguente rallentamento delle attività economiche comporteranno senza dubbio pressioni sulle finanze pubbliche. Inoltre, non bisogna sottovalutare le criticità legate all’elevato debito pubblico che, tra l’altro, potrebbero comportare, con molta probabilità, il rischio di un ritorno a una condizione strutturale di bassa crescita. Se aggiungiamo che le previsioni sull’andamento del pil non sono delle migliori, non si può che sperare in una piena ed efficace prosecuzione del piano nazionale di ripresa e resilienza (pnrr) che, in questo particolare periodo, risulterà cruciale per una più rapida ripresa. È opportuno sottolineare che, proprio in questo delicato momento, non dobbiamo assolutamente trascurare quelle che sono le finalità del Piano nazionale di resilienza e ripartenza. Infatti, tale piano, nasce proprio per affrontare le eventuali carenze strutturali degli Stati membri con riforme e investimenti sostenibili e favorevoli alla crescita, o meglio per rafforzare la resilienza degli stati membri, per aumentarne la produttività e la competitività, oltre che per ridurne le disuguaglianze e le divergenze all’interno dell’unione. Durante le crisi normalmente gli investimenti sono soggetti a drastici tagli e per questo il “next generation EU” mette a disposizione le risorse programmate, nei Pnrr nazionali, per sostenere quegli investimenti necessari ad accelerare la ripresa e rafforzarne il potenziale di crescita degli stati. Voglio concludere ribadendo quanto affermato dal presidente Mario Draghi: il pnrr è una prova essenziale della nostra credibilità. Lo stesso ha confermato che sono stati conseguiti tutti gli obiettivi previsti dalle prime due scadenze del piano. Ha sottolineato che non bisogna tradire gli italiani che, da tempo, si aspettano riforme e investimenti che possano rendere l’economia più efficiente, equa, sostenibile,che mettano al centro del paese ilsud, i giovani, le donne. Ha ricordato l’importanza della collaborazione degli enti territoriali, che hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo centrale nell’attuazione del pnrr ed infine ha anche ricordato l’essenziale ruolo del terzo settore, un interlocutore importante e decisivo per le istituzioni presenti e future. Ha sottolineato che la capacità dell’Italia di reagire di fronte a simili crisi si deve anche all’impegno profuso da associazioni e volontariato che ogni giorno si spendono per i più deboli e cercano sempre di rafforzare lo spirito di comunità.”
Monetta ha poi evidenziato come l’inrl si è unito, all’accurato appello al senso di responsabilità, fatto da commercialisti ed avvocati, a tutte le forze politiche che si presenteranno alle elezioni del 25 settembre, nei confronti del paese e dei cittadini al fine di individuare una rapida soluzione che possa ridare la giusta stabilità politica al paese in un momento storico di estrema delicatezza, come quello attuale, per l’intera comunità. Concorda anche sul fatto che il difficile e complicato periodo che sta attraversando il nostro paese impone, a tutte le forze politiche, il massimo impegno e il massimo sforzo collaborativo per poter assicurare all’intera comunità il giusto sostegno economico e il perseguimento di tutte le azioni ritenute necessarie per l’attuazione dei diritti dei cittadini, dell’economia e della ripresa sociale e sostanziale del paese. Si concorda inoltre che tutti i professionisti hanno effettivamente investito tantissimo, nel corso di quest’ultimi difficili anni, sia in termini di risorse che di energie, tante volte anche a rischio della propria incolumità, non solo per salvaguardare le pur legittime aspettative delle categorie, ma anche per contribuire alla ripresa e ripartenza, della comunità e del paese.
Revisori News
Dilazioni concesse dall’Inrl agli associati per regolarizzare le quote
Il Consiglio Nazionale dell’Inrl, nel corso dell’ultima seduta svoltasi a Roma, vista l’eccezionalità legata all’emergenza dovuta dalla pandemia, ha deliberato la possibilità per tutti gli associati che non sono in regola con la quota associativa inrl di pianificare un piano di rientro agevolato e suddiviso in pagamenti dilazionati.Pertanto, chiunque volesse regolarizzare la propria posizione potrà contattare la segreteria scrivendo a segreteria@revisori.it e proponendo un congruo piano di rientro.
Nel Dl semplificazioni nuove agevolazioni per la redazione del bilancio d’esercizio
Agevolazioni previste dal dl Semplificazioni con l’adempimento alle disposizioni relative alla pubblicità e trasparenza in materia di contributi pubblici attraverso la nota integrativa, che di fatto contribuiscono ad un ampliamento sensibile delle informazioni ad inserire nel bilancio d’esercizio. Nello specifico destinatarie delle novità in oggetto saranno le note integrative che, se redatte anche volontariamente dalla società, eviteranno l’obbligo di pubblicazione dei contributi pubblici ricevuti entro il 30 giugno dell’anno successivo ai sensi e per gli effetti dei commi da 125 a 129 della legge n.124/2017. La novità in argomento è contenuta nel comma 6-bis dell’articolo 3 del dl n.73/2022 (decreto semplificazioni) ed è stata inserita dalla legge di conversione n.122/2022 (in gazzetta ufficiale n.193). Sulla base di tale nuova previsione normativa viene chiarito che l’indicazione nell’ambito della nota integrativa del bilancio d’esercizio o di quello consolidato, degli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, agli stessi effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni, fa venire meno l’obbligo di pubblicazione degli stessi sui propri siti internet.