Pnrr: nessun ritardo nei bandi dei Comuni del sud Italia


Da ItaliaOggi.

I comuni del Sud non sono in ritardo con i bandi Pnrr. Sui 34 miliardi finora assegnati ai sindaci per progetti finanziati con i fondi del Recovery Plan, il 36,2% è andato ai municipi del Nord, il 18,9% al Centro e il 44,9% al Sud, ossia una fetta molto più consistente della soglia minima del 40% prevista per il Mezzogiorno.

I comuni della Sicilia e della Lombardia sono i beneficiari della quota più ampia di risorse, rispettivamente con l’11,4% e l’11,2%. Seguono i comuni della Campania, con il 10,6% delle assegnazioni, quelli del Lazio a quota 9,1% e quelli della Puglia, con l’8,3% delle risorse.

E’ quanto emerge dai dati (aggiornati al 7 marzo) di Ifel, la Fondazione dell’Anci per la finanza locale, che sulla propria piattaforma “Easy”, inaugurata un anno fa (si veda ItaliaOggi del 22 aprile 2022).

Ebbene, alla data del 7 marzo la distribuzione per missione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate ai comuni evidenziava una prevalenza della Missione 2 dedicata alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica.

Su questa missione è confluito il 41,4% delle risorse complessive con una evidente prevalenza della componente “M2C4: Tutela del territorio e della risorsa idrica” (a cui è andato il 20,6% dei fondi finora assegnati ai comuni) e della componente “M2C2: Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” destinataria del 16% dei fondi.

Dei complessivi 34,1 miliardi di euro assegnati ai comuni, circa un terzo riguarda la Missione 5 per l’inclusione e la coesione, in particolare la componente “M5C2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” a cui è andato il 28,4% del totale dei fondi.

Delle somme Pnrr in capo ai comuni meno di un quinto (19,2%) è attribuibile alla Missione 4, o meglio alla sua Componente 1 per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido alle università. E questo è un dato che fotografa in modo chiaro le difficoltà che i comuni stanno incontrando nel centrare l’obiettivo che entro il 30 giugno chiama i sindaci a garantire 264 mila nuovi posti in 2 mila comuni. Un’impresa al momento ardua da centrare se non dovesse intervenire una proroga o una rimodulazione degli obiettivi.

Infine, circa il 9% delle risorse assegnate ai comuni ha riguardato la Missione 1 per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo. Di queste il 5,5% ha premiato progetti per la Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella p.a. (come previsto dalla componente M1C1) ed il 3,2% la componente M1C3 su Turismo e cultura 4.0.

Andando ad analizzare la destinazione geografica delle risorse per singole missioni e componenti si apprezza l’ottimo risultato delle regioni del Sud soprattutto nelle missioni 4 (Istruzione e ricerca) e 5 (Inclusione e coesione). In quest’ultima missione, sono i comuni della Sicilia ad essersi aggiudicati la fetta maggiore di risorse con 1,4 miliardi di euro. A seguire la Puglia con 1,2 miliardi e la Campania con 1,18 miliardi.

Previous Crescita zero nelle professioni contabili: calano i praticanti tra i commercialisti
Next Il ministro Fitto contro la Corte dei Conti: ingerenza in ambiti che non le competono