Terzo settore: innalzati i limiti per l’organo di controllo e il revisore legale


Dal Sole24Ore.

Ulteriori semplificazioni per il Terzo settore arriveranno anche sul fronte dei bilanci. Anzitutto, si supera il termine originale del 30 giugno per il deposito del documento al Runts, assegnando all’Ets i canonici 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, come da Codice civile. Una previsione simile viene poi introdotta per le realtà che svolgono attività d’impresa di interesse generale. Pensiamo alle imprese sociali, che dovranno provvedere al deposito nel termine di 60 giorni dall’approvazione dei documenti contabili.

Con riferimento al tema dei bilanci, potrebbero poi arrivare a destinazione ulteriori proposte emendative volte a semplificare gli adempimenti richiesi agli enti di minori dimensioni. Ad esempio, le richieste depositate portano a innalzare a 300mila euro la predisposizione del rendiconto per cassa. Una previsione che gioverebbe di gran lunga agli Ets medio-piccoli, circa l’80% delle realtà del Terzo settore.

Sempre in un’ottica di riduzione degli adempimenti, per gli enti con ricavi non superiori a 60mila euro, gli emendamenti in arrivo potrebbero prevedere la possibilità di predisporre un rendiconto per cassa «aggregato». In quest’ultimo caso occorrerà prevedere un’apposita modulistica che tenga conto delle diverse aree di attività dell’Ets, sia al fine della verifica dei parametri di secondarietà e strumentalità per lo svolgimento di attività “diverse” (articolo 6 del Cts) che di quanto previsto, a fini fiscali, dall’articolo 87 del Cts.

Tornando all’attuale testo del Ddl, un ulteriore aspetto da tenere in considerazione riguarda l’innalzamento dei limiti per la nomina dell’organo di controllo e del revisore legale dei conti. Nel primo caso, si potrà procedere alla nomina laddove l’ente, per due esercizi consecutivi, superi almeno due dei seguenti parametri: 150mila euro di attivo stato patrimoniale (anziché 110mila); 300mila euro di ricavi/entrate (attualmente 220mila); 7 unità (e non più 5) di dipendenti impiegati nel corso d’esercizio. Innalzati anche i limiti per il revisore legale la cui obbligatorietà scatterà al superamento dei seguenti indici:

1 1,5 milioni di euro (attualmente 1,1) per l’attivo dello stato patrimoniale;

2 3 milioni di euro (adesso 2,2) per i ricavi, le rendite, i proventi o le entrate comunque denominate:

3 20 unità (adesso 12) per il numero di dipendenti occupati in media durante l’esercizio.

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