Dal Sole24Ore.
Una drastica semplificazione degli standard di rendicontazione sulla sostenibilità redatti dall’Efrag. A proporla sono gli standard setter dei quattro maggiori Paesi europei. In uno staff working paper inviato all’Efrag (European financial reporting advisory group), l’Organismo Italiano di contabilità (Oic) e gli standard setter di Francia (Autorité des normes comptables: Anc), Germania (Deutsches rechnungslegungs standards committee e.V., Drsc) e Spagna (Instituto de contabilidad y auditoría de cuentas: Icac), sono intervenuti nel dibattito sulla revisione degli European sustainability reporting standards (Esrs) sviluppati dall’Efrag.
I quattro standard setter chiedono di ridurre il gran numero, oltre mille, di dati specifici (data point) che le aziende sono tenute a raccogliere e divulgare per conformarsi agli standard di rendicontazione. Informazioni che in alcuni casi sono al di fuori del perimetro operativo delle imprese e di difficile reperibilità. Le indicazioni dei quattro standard setter sono in linea con una survey sulla prima applicazione degli Esrs che l’Oic ha avviato contestualmente alla pubblicazione delle proposte di riforma Omnibus da parte della Commissione europea.
Lo staff working paper inviato all’Efrag, suggerisce innanzitutto una semplificazione nell’analisi della «doppia materialità», cioè l’impatto che l’attività aziendale ha sull’ambiente e sulla società nonché quello dell’ambiente e della società sull’attività aziendale.