Dal Sole24Oe.
Tasse rinviate al 21 luglio per 4,6 milioni di partite e senza maggiorazione dello 0,40 per cento. La proroga, chiesta dalle associazioni di categoria e legata soprattutto alle nuove regole del concordato preventivo biennale approvate la scorsa settimana e attese oggi sulla «Gazzetta Ufficiale», alla fine ha trovato posto nel decreto fiscale approvato ieri dal Consiglio dei ministri insieme a una serie di interventi mirati, di fatto a costo zero, come quelli sulle spese di trasferta, la maxideduzione per chi assume, il riporto delle perdite o lo split payment per le società quotate. Dietrofront, invece, sullo stop al cumulo di regimi agevolati per chi rientra in Italia.
A sostenere con forza la proroga è stato lo stesso viceministro all’Economia Maurizio Leo, che intervenendo ieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha spiegato che il differimento dal 30 giugno al 21 luglio dei versamenti delle imposte dirette, dell’Irap e dell’Iva riguarda esclusivamente i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa o le cosiddette pagelle fiscali). Non solo. Della proroga potranno beneficiare anche ai soggetti che presentano cause di esclusione dagli Isa, alle partite Iva in regime di minimi o di quelle forfettarie in flat tax, e anche ai soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese che hanno gli stessi requisiti dei soggetti Isa. E, come spiega la relazione illustrativa, il differimento riguarda anche i versamenti dell’imposta sostitutiva del maggior reddito di chi ha aderito al concordato.