errori contabili rilevanti nelle società : correzione semplificata con efficacia fiscale


Dal Sole24Ore.

Correzione di errori contabili, nel modello Redditi 2025 ultima chance per applicare il regime semplificato alle poste «rilevanti». Le società con revisione legale che, nel bilancio 2024, hanno corretto errori che superano le soglie di rilevanza secondo i principi contabili possono, per l’ultima volta, attribuire efficacia fiscale alla correzione senza presentare le dichiarazioni integrative che saranno richieste dal decreto correttivo Ires. Ultima chiamata anche per correggere fiscalmente errori commessi oltre l’esercizio precedente.

Nel modello Redditi

Il vigente regime fiscale della correzione degli errori contabili, disciplinato dall’ articolo 83 del Tuir, consente, alle società in derivazione rafforzata e con bilancio sottoposto a revisione legale, di dare immediata efficacia ai componenti derivanti dalla correzione.

L’attuale disciplina non prevede vincoli di sorta né con riferimento alla dimensione dell’errore che viene corretto (rilevante o non rilevante), né al periodo temporale in cui l’errore stesso fu commesso, con la sola precisazione che, per i componenti negativi, la correzione non può riguardare errori di esercizi per i quali sono scaduti i termini di presentazione delle dichiarazioni integrative (cioè i termini di decadenza per la notifica degli accertamenti).

Ciò comporta che, nel modello Redditi 2025, si avrà una automatica ricaduta fiscale (deduzione oppure tassazione senza sanzioni o interessi) per le correzioni effettuate nel bilancio 2024 anche se riferite a errori di anni precedenti al 2023 e pure in presenza di poste «rilevanti» corrette in contropartita del patrimonio netto e non nel conto economico. Il documento Oic 29, paragrafo 46, stabilisce al riguardo che gli errori rilevanti sono quelli che, individualmente o insieme ad altri errori, possono influenzare le decisioni economiche che gli stakeholders assumono in base al bilancio…

La stretta in arrivo

Lo schema di decreto correttivo, che ha già ricevuto il parere dalla commissione Finanze della Camera e attende di completare gli altri passaggi prima di tornare in consiglio dei ministri, introduce notevoli limitazioni al procedimento di efficacia fiscale della correzione contabile. A partire dagli errori corretti nell’esercizio 2025, il regime semplificato riguarderà esclusivamente quelli «non rilevanti» e inoltre potrà applicarsi solo nell’esercizio successivo a quello in cui l’errore è stato commesso. Il procedimento di correzione automatica resterà escluso se sono state avviate ispezioni o verifiche di cui si è avuta formale conoscenza.

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