Rottamazione quinquies: verso sanatoria soft con ‘mini-rate’ diluite in 8 anni


Dal Sole24Ore.

Emergono nuovi dettagli sulla rottamazione 5 che sarà attuata con la legge di bilancio. La nuova sanatoria sarà diluita al massimo su otto anni (96 rate), ma non per tutti perché l’idea è di riservare tempi più stretti alle cartelle più leggere (il 75,9% è sotto i mille euro). Due meccanismi proveranno però a evitare i flop delle precedenti edizioni, che hanno perso per strada il il 58,6% delle entrate previste (47,7 miliardi su 81,1): non ci saranno le maxi rate iniziali (e nemmeno il chip d’ingresso ipotizzato per evitare i recidivi), e si dovrebbe ammorbidire la tagliola che fa scattare la decadenza dopo un solo pagamento mancato.

Il dettaglio non è da poco, se si calcola che il 75,9% dei debiti ancora accumulati nel magazzino della riscossione non arriva a mille euro (il dato è nella relazione sulla commissione tecnica per la riscossione, che riceverà domani il parere politico di Regioni ed enti locali in Unificata). Diviso in 96 rate, un debito così leggero si tradurrebbe in pagamenti singoli in genere sotto ai 10 euro.

Ma a complicare la vita delle quattro precedenti rottamazioni, che hanno perso per strada il 58,6% delle entrate previste (47,7 miliardi su 81,1), c’è il problema speculare delle rate troppo alte quando le somme in gioco sono consistenti.

Chiusi intanto i termini del concordato fiscale con adesioni che si son fermate al 10 per cento.

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