reporting di sostenibilità: le semplificazioni dell’efrag sono ‘insufficienti’


Dal Sole24Ore

Si anima il dibattito intorno al reporting di sostenibilità: riguardo alle semplificazizoni adottatate dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), per Assirevi ci sono ancora molti aspetti da chiarire. Innanzitutto, la fair presentation, la cui affermazione è «del tutto prematura» sia perché non è previsto dalla direttiva Csrd sia perché non è ancora assimilato nel contesto della sostenibilità. Per imprese e revisori, comporterebbe «oneri sproporzionati rispetto all’attuale livello di maturità del sistema, in evidente contrasto con gli obiettivi di semplificazione che si intendono perseguire». La seconda criticità riguarda la valutazione degli Iro (Impacts, risks and opportunities), i potenziali effetti su persone e ambiente delle attività della società e l’impatto di fattori ambientali, sociali e di governance sull’azienda stessa. Secondo Assirevi, i criteri di valutazione e gli esempi applicativi necessitano di ulteriori precisazioni. Ancora, la scelta delle informazioni per il reporting: sarebbe difficile individuare gli elementi significativi nel proliferare di indicazioni superflue. Quanto aggiunto volontariamente non dovrà rientrare nell’assurance obbligatoria. Infine, le società di revisione propongono di far riferimento allo standard Ifrs S1 – che consente l’omissione di un’informazione solo quando l’impresa, nonostante ogni ragionevole sforzo, non sia riuscita a ottenerla – per colmare il vuoto normativo dei relief.

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