Da Sole24Ore.
Il bollino di garanzia per la filiera della moda e le regole sulle recensioni online (riviste dopo i rilievi della Commissione europea) sono i principali emendamenti approvati ieri dalla commissione Industria al Senato, che sta esaminando in prima lettura il disegno di legge annuale per le Pmi.
Gli interventi per la moda preparati dal ministero delle Imprese e del made in Italy sono diventati particolarmente attuali dopo la richiesta di amministrazione giudiziaria per Tod’s avanzata dalla Procura di Milano. Con un emendamento di FdI viene ora prevista per le filiere della moda l’introduzione su base volontaria di una Certificazione unica di conformità, con un sistema di regole e controlli per tutelare l’immagine del prodotto e delle aziende sane del settore. Una sorta di bollino di garanzia sulla qualità del prodotto e sulla correttezza dell’attività svolta, anche in relazione ai lavoratori e quindi in chiave anti-caporalato, che secondo il ministro Adolfo Urso tutelerà «la reputazione dei nostri brand». La certificazione avrà validità di un anno e potrà essere rilasciata da società di revisione o singoli revisori, chiamati a dare esito all’istanza entro 60 giorni. Rispettati i vari requisiti, le imprese di filiera e le imprese capofila potranno avvalersi della dizione di “Filiera della moda certificata” e l’utilizzo abusivo di questa definizione comporterà una sanzione amministrativa comminata dall’Antitrust e compresa tra 10mila e 50mila euro. È previsto, tra gli altri obblighi, quello di inserire nei contratti di filiera clausole che assicurino il rispetto della normativa in materia di lavoro e sicurezza anche da parte dei subfornitori.