Nei giorni scorsi il delegato provinciale Inrl di Padova, Roberto Adami ha inviato una proposta alla Commissione di studio sulla revisione Condominiale dell’Inrl, per l’allestimento di un corso di formazione ad hoc per i revisori condominiali alla luce della Riforma Gardini sulla gestione dei condomini. Da ricordare che l’INRL ha siglato nei mesi scorsi un protocollo d’intesa con ANACI (Associazione Nazionale Amministratori di Condomini) per condividere e promuovere iniziative finalizzate ad approfondimenti relaativi all’attività di revisione condominiale. Ecco qui di seguito la missiva di Adami alla Commissione di studio INRL:
“Possiamo dire di essere stati antesignani nell’affrontare la problematica del revisore nei condomini. La “Riforma Gardini “ , in discussione alla Camera, punta a rivoluzionare la gestione dei condomìni: laurea obbligatoria per gli amministratori, registro Mimit, revisori certificati, polizze assicurative, controlli annuali sulla sicurezza e nuove regole per fondi e bilanci condominiali
Per i condomìni di dimensioni medio-grandi è altresì previsto l’obbligo di un revisore. Nei complessi con oltre 20 proprietari la nomina diventa automatica, con un incarico biennale e senza rinnovo tacito.
Una volta validato dal revisore e approvato dall’assemblea, il rendiconto annuale dovrà inoltre essere depositato presso la Camera di Commercio, introducendo un livello di trasparenza simile a quello delle società di capitali.
Nel caso in cui l’assemblea non approvi il bilancio senza motivazioni serie, l’amministratore potrà rivolgersi direttamente al giudice per sbloccare la situazione.
Uno degli aspetti più innovativi riguarda la gestione della sicurezza degli immobili
Oltre ai dati già richiesti nel registro anagrafico, la proposta introduce una verifica tecnica obbligatoria annuale sulle parti comuni.
I controlli dovranno essere affidati a società specializzate e certificate nel settore sicurezza e salute sul lavoro, che rilasceranno una sorta di er i condomìni di dimensioni medio-grandi è altresì previsto l’obbligo di un revisore. Nei complessi con oltre 20 proprietari la nomina diventa automatica, con un incarico biennale e senza rinnovo tacito.
Nel caso in cui l’assemblea non approvi il bilancio senza motivazioni serie, l’amministratore potrà rivolgersi direttamente al giudice per sbloccare la situazione.
Uno degli aspetti più innovativi riguarda la gestione della sicurezza degli immobili.
Oltre ai dati già richiesti nel registro anagrafico, la proposta introduce una verifica tecnica obbligatoria annuale sulle parti comuni. I controlli dovranno essere affidati a società specializzate e certificate nel settore sicurezza e salute sul lavoro.
Suggerisco di proporre da subito corsi di aggiornamento su questo punto per tutti i revisori, nonché per amministratori di condomini, eventualmente in contatto con la proponente Gardini.“
(Credit foto da ansa.it)