approvato il ravvedimento legato al concordato preventivo biennale 2026


Da Piazzapitagora.it

Con un emendamento al disegno di legge di conversione del Decreto-legge 17 giugno 2025 n. 84 approvato dalla Commissione Finanze, si fa sempre più concreta l’ipotesi che con il Concordato Preventivo Biennale 2025/2026 si possa usufruire del ravvedimento specialegrazie al quale – come sapete – sarà possibile definire i periodi d’imposta relativi agli anni dal 2019 al 2023.

In buona sostanza, viene ricalcato il medesimo meccanismo introdotto con il CPB 2024/2025.

Potranno usufruire di questo nuovo provvedimento tutti i soggetti aderenti al CPB 2025/2026 che applicano gli ISA versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi[addizionali comprese]e dell’IRAP, come anche chi ha ricavi o compensi fino a Euro 5.164.569.

Tuttavia, questi ultimi potranno accedere al ravvedimento speciale solo se, almeno per una delle annualità dal 2019 al 2023, abbiano indicato nella dichiarazione dei redditi una delle seguenti circostanze:

– l’esclusione dagli ISA per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19;

– una condizione di non normale svolgimento dell’attività ai sensi dell’art. 9-bis, comma 6, lett. a), del D.L. n. 50/2017;

– l’esclusione dagli ISA in ragione dell’esercizio di più attività d’impresa non riconducibili al medesimo indice, sempre che i ricavi relativi alle attività diverse da quella prevalente superino il 30% del totale complessivo dichiarato.


N.B.: sono esclusi i contribuenti c.d. “forfettari”


La differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo già dichiarato e l’incremento dello stesso costituisce la base imponibile di tale imposta sostitutiva, la quale sarà pari:

  • al 5% per i soggetti con ISA pari a 10;
  • al 10% per i soggetti con ISA pari o superiore a 8, ma inferiore a 10;
  • al 20% per i soggetti con ISA pari o superiore a 6, ma inferiore a 8;
  • al 30% per i soggetti con ISA pari o superiore a 4, ma inferiore a 6;
  • al 40% per i soggetti con ISA pari o superiore a 3, ma inferiore a 4;
  • al 50% per i soggetti con ISA inferiore a 3.

Per quel che concerne l’imposta sostitutiva dell’IRAP, per gli anni 2019, 2022 e 2023, essa sarà pari al 3,9%.

Tuttavia, per approfondire il tema, dovremo aspettare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo normativo avente ad oggetto questo nuovo ravvedimento.

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