Parte la Fase 2: verso un Decreto ‘Sblocca Paese’ con prestiti alle piccole imprese


Un nuovo decreto “Sblocca Paese” per far sì che le imprese “tornino a correre”. Questo l’annuncio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ieri sera ha presentato il dpcm per la ripartenza che allenta dal 4 maggio alcune delle restrizioni in vigore per contenere l’epidemia di coronavirus. Il provvedimento andrà in parallelo al prossimo decreto economico, per il quale è stato chiesto uno scostamento di bilancio di 55 miliardi di euro e nel quale entreranno contributi a fondo perduto per le piccole imprese, quelle sotto i 10 dipendenti, con cifre che secondo quanto anticipato da milanofinanza.it potrebbero aggirarsi attorno a 3mila-4mila euro.  Allo studio anche il rinnovo automatico del bonus 600 euro per gli autonomi.
“Mi scuso per ritardi, ma è una situazione senza precedenti. Sulla cig ci sono ritardi ma qui serve il contributo delle Regioni”, ha aggiunto il premier, che ha parlato anche di prezzi calmierati per le mascherini (circa 0,50 euro per quelle chirurgiche), dispositivi che diventeranno centrali nella fase di convivenza del Paese con il virus.


” Ci avviamo ad un rallentamento del lockdown dal 4 maggio ma vogliamo mantenere la situazione sotto controllo. Le regioni giornalmente ci informeranno sulla curva epidemiologica”, ha spiegato ancora Conte, “Il ministro Speranza a tre giorni dal varo del Dpcm indicherà le soglie sentinella da rispettare in modo da intervenire in determinate situazioni e chiudere il rubinetto”. 


Tra le principali novità del nuovo Dpcm, il via libera al cibo da asporto, la riapertura dei comparti manifatturiero ed edile già a partire dal 4 maggi. Sarà possibile riprendere a fare attività fisica in solitaria mentre per gli sport di squadra bisognerà aspettare il 18 maggio. Via libera invece alla ripresa degli allenamenti per gli sport professionistici. Riapriranno poi musei, biblioteche, mostre. La scuola, invece, è finita: riaprirà a settembre.

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Niente da fare invece per la scuola. Riapriranno a settembre. “Resterà chiusa fino alla fine dell’anno scolastico. Dobbiamo mettere insieme diritto all’istruzione e diritto alla salute: c’è il rischio elevatissimo di una nuova curva di contagi in questa fase (in una due settimane)”, in caso di ritorno sui banchi. Ecco perché si lavora anche su strumenti a sostegn delle famiglie, come congedi ai genitori e bonus babysitter.
Il 4 maggio ripartirà anche il commercio all’ingrosso funzionale a manifattura e cantieri, dal 18 quello al dettaglio. Il primo giugno è la data per cui “vorremo riaprire attività dei bar ristorazioni parrucchieri centri estetici barbieri e centri massaggio”, ha aggiunto il premier, “c’è una programmazione per la riapertura delle stazioni balneari.


Il documento consente le visite ai parenti ma vieta ancora le riunioni di famiglia così come vietato resta spostarsi tra le Regioni, salvo  comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute. (riproduzione riservata)

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