Terzo Settore: dal 23 novembre al via le ‘trasmigrazioni’ e le iscrizioni al RUNTS, suddiviso in 7 sezioni


Ufficializzata dal ministero del Lavoro la data di avvio del Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Dal 23 novembre, infatti, inizierà il procedimento di trasmigrazione delle organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps) iscritte negli attuali registri con le modalità previste dal Dm 106/2020. Una data questa molto attesa che interesserà più di 350mila realtà non profit le quali potranno decidere di iscriversi al Runts con tempi e modalità diverse a seconda della qualifica posseduta. L’operatività del Registro, infatti, avrà la sua rilevanza sotto diversi profili. La data del 23 novembre, darà avvio al processo di trasmigrazione per Odv e Aps, con la conseguenza che dalla medesima data non sarà più possibile iscriversi nei preesistenti registri, nonché all’anagrafe delle Onlus. A partire, invece, dal 24 novembre le realtà non profit che intendono acquisire la qualifica di ente del Terzo settore (Ets) potranno presentare agli uffici competenti del Runts la domanda di iscrizione. Per le Onlus, invece, si resta in attesa di un ulteriore provvedimento che individui le modalità con cui l’agenzia delle Entrate potrà procedere a comunicare l’elenco delle Onlus attualmente iscritte nell’anagrafe.

Ma come sarà strutturato il Runts? Da punto di vista operativo, sarà suddiviso in sette distinte sezioni. Due dedicate alle Odv e Aps in cui andranno a confluire gli enti iscritti negli attuali registri di settore, o quegli enti in possesso dei requisiti previsti dal Codice del Terzo settore (Cts). La terza sezione, invece, agli enti filantropici, che con la riforma trovano una loro specifica identità. Un’apposita sezione, invece, sarà dedicata alle imprese sociali, ossia a quegli Ets che svolgono le proprie attività di interesse generale in forma di impresa. Le società di mutuo soccorso, invece, saranno iscritte in una sezione ad hoc del Runts così come le reti associative.

Prevista, infine, una sezione residuale dedicata agli «altri enti del Terzo settore» in cui potranno iscriversi tutti quegli Ets (associazioni, fondazioni, altri enti di carattere privato) che non presentino i requisiti per una delle categorie di enti sopra descritte.

Per quanto concerne, invece, la gestione del Runts questa sarà attribuita all’ufficio statale incaricato presso il ministero del Lavoro nonché agli uffici regionali e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Prevarrà, quindi, il criterio della territorialità secondo cui l’ufficio Runts competente sarà quello della Regione o della Provincia autonoma in cui l’ente ha sede. Unica eccezione le reti associative la cui competenza, invece, sarà attribuita all’ufficio statale.

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