Prestiti alle imprese: la ‘mina’ delle moratorie ‘pesa’ 25 miliardi di euro


Sul Sole24Ore l’allarme per le scadenze delle moratorie sui prestiti alle imprese. Il governo ha chiuso la delicata partita sulla manovra di bilancio legata alla distribuzione degli 8 miliardi destinata alla riduzione della pressione fiscale arrivando a ridosso della fine dell’anno. Un obiettivo raggiunto, tra i tanti che si è attribuito il premier nella conferenza stampa prima di Natale. Peccato che sia rimasto fuori un capitolo a dir poco cruciale, così cruciale da aver salvato, con le garanzie pubbliche sui prestiti, il paese dal disastro nel 2020 assicurando che le imprese continuassero ad avere liquidità nonostante i lockdown. A due anni di distanza la pandemia è ancora lì, anche se questa volta a portare contraccolpi sul tessuto produttivo (disdette prenotazioni, di voli, di ordini per pranzi e cene, ma anche individui che non possono andare a lavorare) non sono le chiusure ma l’elevato numero di persone finite in quarantena. La legge di bilancio nella versione approvata ha mantenuto l’impianto pensato a fine estate, quando si riteneva che i vaccini avrebbero accompagnato il paese fuori dall’emergenza. Così per fine dicembre è stata prevista la fine delle moratorie per le imprese: ne sono ancora in piedi per 56 miliardi, di cui 43 miliardi per imprese. Per i prestiti garantiti, in particolare quelli coperti dal Fondo per le Pmi, da gennaio è prevista una riduzione delle garanzie dal 90 al 80% per i finanziamenti destinati alla liquidità entro i 30 mila euro. E l’introduzione di una commissione da pagare per tutte le garanzie. L’impatto più forte e immediato si vedrà da gennaio. Un mese fa il vice presidente di Confindustria Emanuele Orsini aveva lanciato l’allarme: l’associazione delle imprese prevede a fine anno che su almeno 25 miliardi di prestiti rispetto a 43 miliardi di moratorie alle imprese in essere non potranno riprendere i pagamenti. L’aspetto più inquietante è che nessuno degli strumenti auspicati dall’Associazione bancaria per continuare a supportare le imprese nonostante la fine delle sospensioni sia stato messo in campo.

Previous Crisi d'impresa: sul Sole24Ore un articolo della docente Inrl, avv. Guelfi, sul rafforzamento delle responsabilità degli organi di controllo
Next Supporto dell'INRL ai Revisori cancellati dall'elenco dei soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità