Professionisti e covid: approvati emendamenti per tutele retroattive anche per i dipendenti degli studi


Sul Sole24Ore un articolo di Federica Micardi su due emendamenti che interessano i professionisti.

Nello specifico la tutela per i professionisti in caso di Covid, con sospensione degli adempimenti e delle sanzioni, viene estesa con effetto retroattivo e copre tutto il periodo di emergenza sanitaria (delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020). Lo prevede un emendamento al Dl 21/2022 firmato da tre senatori di Fratelli d’Italia – Andrea de Bertoldi, Daniela Santanché e Nicola Calandrini – approvato domenica notte. La tutela, introdotta dal decreto Sostegni lo scorso anno, articolo 22-bis, Dl 41/2021 convertito con la legge 69/2021, anche allora grazie a un emendamento approvato in fase di conversione, prevede che se il professionista non rispetta i tempi degli adempimenti verso la pubblica amministrazione per «motivi connessi all’infezione da Sars-Cov-2» non commette inadempimento e non decade dalla possibilità di adempiere. La tutela, estesa anche ai clienti, copre il periodo di ricovero, permanenza domiciliare e quarantena e i 30 giorni successivi, scaduti i quali il professionista ha sette giorni per adempiere.

A stabilire le modalità di attuazione sarà un decreto interministeriale da emettersi entro 60 giorni dalla conversione in legge del Dl 21. La norma però già chiarisce che non saranno rimborsati sanzioni e interessi eventualmente già pagati.

Sempre a favore dei professionisti, o meglio dei loro dipendenti di studio, un altro emendamento approvato – firmatari de Bertoldi e Santanché e promosso da Confprofessioni – che chiarisce che destinatari del cosiddetto bonus carburante, erogato come liberalità dai datori di lavoro in favore dei dipendenti ed esentasse, non è limitato alle aziende private ma a tutti i datori di lavoro privati, inclusi, quindi, i professionisti.

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