Crisi d’impresa: ci sarà un test alla base della composizione negoziata


Prime anticipazioni sul Sole24Ore del decreto del ministero della Giustizia, ancora in via di ultimazione, che corrobora la composizione negoziata della crisi d’impresa che dovrà partire il 15 novembre. Cruciali i temi toccati che vanno da un test pratico per la verifica della ragionevole prospettiva di risanamento, a una check list particolareggiata per la redazione del piano di risanamento e l’analisi della sua coerenza, a un protocollo di conduzione della composizione negoziata, alla formazione degli esperti, alla determinazione di una piattaforma gestita da Unioncamere dove rendere operativa l’autodiagnosi dell’imprenditore e la lista di controllo dettagliata sulle dimensioni dell’impresa. Ma del decreto fanno parte anche le indicazioni per la formulazione delle proposte alle parti interessate (per esempio, soci, fornitori, banche, Entrate, Inps) e un facsimile di istanza online di accesso alla procedura.

Nel dettaglio, il test deve permettere una valutazione preliminare della complessità del risanamento attraverso il rapporto tra l’entità del debito che deve essere ristrutturato e quella dei flussi finanziari. In particolare, per svolgere un test preliminare, senza ancora disporre di un piano d’impresa, ci si può limitare a esaminare l’indebitamento e i dati dell’andamento economico attuale, depurando quest’ultimo da eventi non ricorrenti (per esempio, effetti del lockdown, contributi straordinari conseguiti, perdite extra).

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