Csel: gli iscritti all’elenco dei revisori legali enti locali, in 7 anni, sono calati del 17%


Da uno studio di Csel, Centro Studi Enti Locali, da anni partner dell’Inrl, una interessante disamina dell’universo dei revisori legali iscritti all’Elenco Enti Locali.

Commercialista uomo, con età compresa tra 43 e 65 anni. Se si dovesse stilare un identikit dei revisori dei conti degli enti locali, questo sarebbe il profilo che emergerebbe. A questi professionisti vengono affidati compiti di grande complessità e responsabilità. Un revisore è infatti una sorta di “controllore intermedio”, in parte interno e in parte esterno, esperto di contabilità pubblica e di procedure pubbliche che, per sé stesso ed il suo ruolo così come per la Magistratura contabile, il Ministero dell’Interno ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze, rappresenta un trait d’union di verifica, vigilanza e di informazione qualificata, a presidio della buona gestione finanziaria e contabile dell’Ente Locale.

Un ruolo fondamentale dunque che però, stando alle elaborazioni effettuate da Centro Studi Enti Locali, sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Interno, negli ultimi anni sembra aver perso attrattività, soprattutto tra i professionisti più giovani. L’esercito dei revisori dei conti degli enti locali delle regioni a statuto ordinario ad oggi è composto da 14.138 professionisti, che nel 71% dei casi sono di sesso maschile e in nove casi su dieci hanno più di 42 anni.

Nel 2016, agli iscritti erano 17.117, quasi 3mila in più. Questo calo del 17% è il frutto di una erosione lenta e inesorabile: nel 2017 gli iscritti erano stati 16.988, nel 2018 15.898, poi 15.392 (2019), 14.930 (2020), 14.431 (2021) e 14.046(2022). Il 2023 è stato il primo anno, di questa lunga serie, in leggera controtendenza ma il rimbalzo (+92), è davvero troppo modesto per compensare gli iscritti persi nel corso degli anni precedenti. Una perdita di attrattività che molto probabilmente è legata a doppio filo con compensi giudicati modesti, soprattutto nei comuni più piccoli, e – per chi non è già esperto di contabilità pubblica – un investimento per formarsi che non necessariamente sarà ripagato, in caso di mancata estrazione- a fronte di mansioni ad alto tasso di complessità, specializzazione e responsabilità.

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