Da Euroconferencenews.it
Con l’approvazione definitiva del decreto correttivo al D.Lgs. 13/2024 da parte del Consiglio dei ministri – in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – prende forma il nuovo assetto del concordato preventivo biennale (CPB), istituto cardine della riforma della fiscalità proattiva. Le modifiche apportate incidono in maniera sostanziale su tempistiche, requisiti soggettivi e modalità applicative, delineando un quadro più strutturato e selettivo per l’adesione al patto biennale con il Fisco.
Una delle principali novità riguarda la rimodulazione del termine per esprimere la volontà di aderire al concordato preventivo biennale. Il termine originario del 31 luglio (o dell’ultimo giorno del settimo mese successivo alla chiusura dell’esercizio) è stato posticipato al 30 settembre (o, in alternativa, all’ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta), come previsto dal nuovo comma 3 dell’articolo 6, D.Lgs. 13/2024, così come modificato. Resta confermata la possibilità di adesione autonoma, anche da parte dei soggetti che non accedono al regime ordinario di determinazione.