Albo Unico Nazionale per le crisi aziendali (Ocri): ecco le regole per l’iscrizione


Con il sì definitivo al decreto legislativo correttivo del Codice della crisi cambiano anche le regole per l’accesso all’Albo unico nazionale dei professionisti che potranno gestire le procedure concorsuali previste dal Codice e da cui si attingerà per la formazione degli Ocri, gli organismi di composizione assistita previsti dal Dlgs 14/2019 per gestire le procedure di allerta.
Il secondo e ultimo via libera del Consiglio dei ministri ha chiuso un lungo iter, cominciato a febbraio con il primo sì del Governo e poi “rallentato” dalla pandemia e dal rinvio di un anno dell’operatività della riforma slittata al 1° settembre 2021.
Per quanto riguarda l’Albo, le modifiche toccano sia il primo popolamento che l’accesso a regime.
Primo popolamento
È la fase di prima formazione dell’Albo ed è aperta a chi ha già svolto questo tipo di attività: i professionisti interessati sono avvocati, commercialisti ed esperti contabili. Il Dlgs correttivo dimezza, portandolo da 4 a 2 il numero di incarichi di curatore fallimentare, commissario o liquidatore giudiziale che è necessario aver ricevuto negli ultimi quattro anni .

Per quanto riguarda invece le regole per l’accesso a regime, il Dlgs correttivo riduce da 200 a 40 ore l’obbligo di formazione richiesto a commercialisti, esperti contabili, avvocati e consulenti del lavoro (questi ultimi sono esclusi dal primo popolamento perché oggi non svolgono questo tipo di attività). Le ore di formazione restano invece 200 per gli esperti aziendali che hanno svolto funzioni di amministrazione, direzione e controllo in società di capitali o cooperative, dimostrando capacità imprenditoriali e senza subire una liquidazione giudiziale.

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