Per l’Inrl, dopo la pausa estiva, più intense interlocuzioni con le università per la formazione e con i tribunali per il ctu


Su ItaliaOggi di oggi le anticipazioni dei vertici Inrl sull’attività da avviare subito dopo la pausa estiva, quando verranno riprese con maggior vigore le relazioni con le università, tribunali, ccia e istituzioni politiche e di governo.

 

Due passaggi procedurali e due impegni per il prossimo autunno nell’agenda dell’INRL, stilata al termine del recente Consiglio Nazionale tenutosi in streaming nei giorni scorsi. Riguardo ai meccanismi interni il CN ha approvato la costituzione della Commissione incaricata di predisporre il regolamento per le assemblee elettive dei Delegati Provinciali, presieduta dal Segretario Generale Katia Zaffonato e composta dal Consigliere Nazionale  Giuseppe Castellana, dal Vice Presidente Luigi Maninetti e  da quattro nominativi scelti tra la regioni Lombardia e Lazio che sono le aree con il maggior numero di iscritti all’Istituto, che saranno poi ufficializzati a settembre.

È stato poi costituito il comitato esecutivo chiamato a coadiuvare il consiglio nazionale in tutte le sue attività; un organismo peraltro previsto dal nuovo statuto, di cui fanno parte il vice segretario generale dell’Inrl Claudio Rasìa, i consiglieri nazionali Franco Gaslini, Enzo Della Monica e Giuseppe Castellana. Il comitato sarà presieduto dal Presidente Monetta.

Riguardo invece ai due impegni istituzionali, i vertici dell’istituto hanno deciso di intensificare le interlocuzioni con università e tribunali sul territorio per rilanciare a tutto campo la figura professionale del revisore legale: si tratta di una vera e propria road-map predisposta per il prossimo autunno. Ma già in questi giorni, comunque, si sono rafforzate le relazioni con alcune importanti università italiane, da nord a sud, per promuovere corsi di specializzazione e master in revisione legale. Nello specifico il Presidente dell’istituto Ciro Monetta, nel corso del recente incontro in streaming con i vari delegati regionali e provinciali dell’Inrl, ha tenuto ad enfatizzare questo passaggio:

“Quello dei rapporti e delle partnership con le università italiane è uno degli impegni presi dai vertici Inrl già prima del covid e che stiamo portando avanti nonostante l’emergenza pandemica, con ottimi riscontri.  Non a caso insieme all’Università della Calabria (UniCal) abbiamo realizzato il primo master di I° Livello nella revisione legale: pensato per promuovere tra i giovani questa nostra professione e partirà a settembre proprio per farlo coincidere con l’anno accademico. Ci sono già molti iscritti, non solo del sud Italia ma da altre parti d’Italia e questo denota un crescente interesse intorno alla nostra professione.  Il master, con molta probabilità, sarà svolto sia in presenza che da remoto. E sempre con UniCal stiamo pensando di effettuare un secondo Master di II° Livello e un Corso specialistico in revisione legale. Anche con l’Università La Sapienza di Roma ci incontreremo subito dopo la pausa estiva con l’intenzione di promuovere un corso analogo, così come stiamo finalizzando una serie di altre prestigiose università italiane.”

Mentre riguardo la presenza dei revisori legali presso i tribunali, col pieno riconoscimento del CTU, Monetta ha spiegato: Purtroppo ogni tribunale ha i suoi regolamenti e comunque molti tribunali hanno già contattato l’Istituto affinchè ci possano essere dei referenti per la partecipazione nell’apposita commissione istituita su ogni singolo Tribunale. A tal proposito abbiamo già individuato i consiglieri nazionali che possono fornire informazioni specifiche ai singoli delegati provinciali, su come attivare una adeguata interlocuzione.

Discorso molto diverso per le Camere di Commercio poiché, anche se il sistema camerale sta prendendo coscienza che ci sono diverse professionalità su tutto il territorio, purtroppo si è appena agli inizi di un dialogo. Comunque, come confermato da alcuni delegati dell’istituto, alcune realtà di questo sistema si stanno adeguando a nuove esigenze legate alle varie attività professionali e di sicuro nell’immediato futuro ci sarà una maggiore sensibilità nel riconoscere la professionalità dei revisori legali.

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I delegati INRL pronti a partire con incontri in presenza sul territorio

Cresce tra i delegati Inrl il desiderio di organizzare quanto prima convegni in presenza in varie zone d’Italia, per accrescere l’interesse del mondo professionale intorno alla revisione legale e compiere un’azione sicuramente efficace anche in termini di proselitismo. Questi i proponimenti espressi nel corso dell’ultima riunione dei vertici dell’istituto con i vari delegati regionali e provinciali, prima della pausa estiva. Non a caso il vice Presidente Inrl, Luigi Maninetti, ha osservato: “Nel fare una ricognizione relativa alle coperture del nostro istituto sul territorio, abbiamo appurato delle carenze in alcune province. In consiglio nazionale, quindi, valuteremo ipotesi di accorpamenti di alcune province, per coprire così l’intero territorio. A tal proposito è bene avere la piena disponibilità di taluni delegati provinciali ad allargare le loro aree di pertinenza e competenza.”

Nel corso dell’incontro, poi, ci sono stati numerosi interventi dei vari delegati: Maria Letizia Scarfì, delegata regionale Inrl per la Liguria ha osservato che “In Liguria abbiamo iniziato a fare delle riunioni con i delegati provinciali della regione per individuare iniziative a livello locale e magari riportare eventuali spunti a livello nazionale. In tale ottica noi vorremmo sviluppare ed allacciare al più presto i rapporti con i tribunali locali, con le unioni industriali e le camere di commercio. Tutte interlocuzioni istituzionali molto importanti per le quali, però, c’è bisogno del supporto del consiglio nazionale al fine di gestire al meglio le relazioni. Noi siamo pronti a farlo e far conoscere l’istituto in ambiti istituzionali locali. Inoltre sarebbe una ipotesi percorribile quella di organizzare incontri per aree (nord, centro e sud) sempre periodici, magari già dal prossimo autunno. E se possibile stabilire insieme una sorta di ‘protocollo’ per presentare l’istituto nei centri di interesse presenti nei vari territori. Così possiamo dare tutti un contributo tangibile, costante ed efficace.” A supporto di queste iniziative è intervenuto anche Mario Bonelli, delegato Inrl La Spezia: “Sicuramente occorre stimolare l’organizzazione di eventi, seminari e convegni sul territorio che promuovano l’Inrl ed abbiano una forte valenza a favore dell’Istituto. Mi auguro che da settembre si possa ripartire con un ritorno alla normalità.”

Mentre il delegato provinciale di Verbano-Cusio-Ossola, Franco Tuffanelli ha sottolineato: “Dobbiamo focalizzare bene le nostre mansioni. Dobbiamo però avere un riferimento – che sia il delegato regionale insieme al referente nel consiglio nazionale (Adolfo Santoni), per ottimizzare il dialogo tra la ‘base’ e i vertici dell’Istituto. Sarebbe poi opportuno   predisporre un calendario di incontri tra i delegati provinciali di ogni singola regione, con periodicità bimestrale, per sviluppare l’attività relazionale nel mondo professionale nelle varie zone di competenza.” Dal canto suo Giovanni Foresio, delegato provinciale di Lecce ha osservato: “Sarebbe opportuno che il consiglio nazionale dell’Inrl adottasse al più presto un vero e proprio ‘protocollo’ di comportamento per tutti i delegati, al fine di aprire nel miglior modo possibile un dialogo con i referenti istituzionali locali, tra i quali spiccano tribunali e camere di commercio, utile non soltanto ai singoli rappresentanti locali dell’Inrl, ma anche allo stesso istituto per avere osservatori privilegiati su criticità e dinamiche sui vari territori. Così come sarebbe auspicabile dare una sorta di mandato a quei delegati provinciali che ne facessero richiesta, per attivare dialoghi con il mondo accademico e promuovere corsi specialistici sulla revisione legale nelle facoltà di pertinenza, coinvolgendo anche esponenti universitari nelle iniziative e nella convegnistica.” Subito dopo c’è stato anche l’intervento di Giuseppe Siragusa, delegato provinciale di Bari, che ha comunicato il pieno riconoscimento della rappresentanza INRL (referente per i revisori legali) nella commissione istituita presso il tribunale di Bari. Siracusa ha inoltre sottolineato che sul territorio pugliese si stanno anche intensificando rapporti con le università ed altri enti istituzionali al fine di promuovere con maggiore incisività l’Inrl. Mentre il delegato provinciale di Forlì-Cesena, Stefano Sintoni, ha sollevato l’annoso problema di presunte attività professionali abusive svolte dai revisori legali in ambiti non di loro pertinenza, sollevate da altri colleghi professionisti: “Si tratta di atteggiamenti che hanno creato disagi tra alcuni colleghi revisori legali che si stanno interrogando sulle loro reali prerogative. “Credo sia giunto il momento di fare chiarezza anche all’interno del mondo dei professionisti, tanto più che ormai, come più volte ribadito in sedi istituzionali, la stessa unione europea ha sancito che quella della revisione legale non è una semplice ‘funzione’, bensì un vera e propria libera professione”.  A tal proposito è intervenuto direttamente il Presidente Inrl, Monetta, che ha ribadito: “Purtroppo il problema dell’identità professionale non riguarda soltantoi revisori legali, ma anche tutte le altre professioni contabili (un discorso antico che andrebbe affrontato e definitivamente risolto in maniera unitaria e condivisa, fra tutte le categorie contabili interessate). Ma ribadisco che le ultime segnalazioni di abusivismo sollevate dal cndcec, non sono certo rivolte ai revisori legali regolarmente iscritti al registro tenuto presso il mef. Voglio sottolineare, ancora una volta, che l’Inrl, oggi unica associazione di categoria riconosciuta dal ministero dell’economia e finanze, nonché membro effettivo presso tutte le commissioni in materia di revisione legale interne allo stesso, continuerà come sempre a difendere in tutte le sedi la figura del revisore legale. Aggiungo che l’Inrl, sin dalla costituzione (1956), ha sempre trasmesso ai propri iscritti l’importanza del pieno rispetto della deontologia ed etica professionale oltre al rispetto di tutte le altre professioni.”

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