Compensi professionali: al di sotto dei 5000 euro il 77% degli incarichi


Il 77% degli incarichi di revisione viene svolto per compensi inferiori ai 5.000 euro cadauno di cui circa il 10% addirittura per importi inferiori ai 1.000 euro. Negli ultimi quattro anni i revisori iscritti al registro sono scesi di oltre 30.000 unità ma gli attuali 122.000 iscritti rappresentano pur sempre circa il 50% dei revisori europei in area UE.

Sono alcuni dei numeri emergenti dal rapporto Mef in merito alla “Analisi della composizione degli iscritti” nel registro dei revisori legali al dicembre 2021, pubblicato questa settimana sul sito del Mef. Lo studio è suddiviso in tre sezioni riguardanti in particolare: 1) la composizione qualitativa e anagrafica del Registro; 2) gli incarichi di revisione legale comunicati dagli iscritti; 3) una sintesi dei dati più significativi relativi all’obbligo di aggiornamento professionale.

L’analisi evolutiva delle variazioni del numero dei soggetti iscritti al Registro pone in evidenza come le flessioni più marcate sono registrate nel 2020 e nel corso del 2021. Ciò, si legge nel documento, è dovuto agli effetti dell’applicazione da parte del MEF, della procedura di sospensione per morosità di cui all’articolo 24-ter del d.lgs. 39/2010. Tale circostanza ha determinato una riduzione di 14.205 iscritti nel 2020 e 14.348 nel corso del 2021 (dato aggiornato al 1° novembre 2021). Il decremento registrato sulla finestra gen-2018 nov-2021 (seppur riferiti non a 48 ma a 46 mesi evidenzia un decremento di circa il 21%.

Ciononostante il numero dei revisori operante in Italia resta davvero impressionante, pari nel 2015 al 62% dei revisori europei, ed oggi intorno al 50%.

ale eccessiva numerosità si palesa in tutta la sua evidenza nel momento in cui si vanno a distinguere i revisori attivi dagli inattivi. I primi sono poco più di 40.000 (41.881) mentre gli inattivi (in quanto iscritti alla sezione B del registro) sono circa 80.000 soggetti. In pratica risultano inattivi all’incirca il 67% dei revisori iscritti. In alcune regioni, come La Sicilia la Sardegna e la Calabria, risultano attivi meno del 20% degli iscritti al registro. Nell’ambito degli iscritti alla sezione A, peraltro, al 30 giugno 2021 solo 27.082 risultano titolari di incarichi mentre il 35% dei revisori iscritti nella sezione A non svolge attualmente incarichi di revisione ma ha effettuato nell’ultimo triennio attività di revisione o collabora con società di revisione.

Nell’ambito degli iscritti, particolarmente significativo risulta il regresso degli under 40 che perdono posizione passando dai 24.162 del 2015 ai 14.503 del 2021 (quasi 40% in meno). Nei sei anni più contenuta, almeno in termini relativi, appare la decrescita dei professionisti di età media (fra i 40 ed i 60 anni di età) di poco oltre il 13% e quella degli over 60, intorno al 16%. In termini relativi (cioè in relazione alla decrescita generale), ad una riduzione dei giovani di oltre il 26%, la categoria dei revisori over 40 cresce in termini percentuali.

In merito al rapporto fra i sessi, nel 2021 le donne erano in assoluto circa 1/3 degli uomini. Se tuttavia si limita l’analisi agli under 40 i due sessi si riequilibrano in quanto i revisori donna superano il 45% degli iscritti.

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