Giustizia tributaria nel caos col nodo-elezioni


Da ItaliaOggi.

Elezioni del consiglio di presidenza della giustizia tributaria nel caos. Il regolamento sulle elezioni del Csm tributario che sarà approvato oggi, e che ItaliaOggi è in grado di anticipare, dovrà essere modificato a stretto giro per recepire le novità della legge di conversione del dl Pnrr (dl 13/23) non ancora definitivamente approvata. In particolare, le elezioni diventeranno una vera e propria corsa contro il tempo considerato che, da legge in arrivo, dovranno essere concluse entro il 31 maggio 2023. Il consiglio di presidenza di giustizia tributaria va verso la fissazione di un’unica data di elezioni al 28 maggio, con un unico collegio nazionale. Dovranno essere eletti, come riporta il regolamento elettorale, sette giudici, eletti da tutti i giudici e magistrati tributari delle Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado e non sono rieleggibili. E i quattro magistrati tributari provenienti dalle diverse magistrature sono eletti dai magistrati tributari e dai giudici tributari provenienti dalle corrispondenti magistrature. Ed è qui che si crea il corto circuito. Il regolamento recepisce la vecchia versione della modifica che fa riferimento a una riserva di posti : Nell’ambito della componente togata deve essere assicurata, in ogni caso, la rappresentanza in Consiglio di almeno un magistrato tributario proveniente dalla magistratura ordinaria, uno da quella amministrativa, uno da quella contabile e uno da quella militare, fra coloro che sono utilmente collocati nella graduatoria di cui all’articolo 1, comma 7».

L’emendamento, inserito nei lavori della commissione bilancio in Senato, all’articolo 40 comma 1 bis invece è stato modificato come segue:«In sede di prima applicazione della presente legge, ai fini della sua migliore implementazione, entro trenta giorni dalla pubblicazione della graduatoria di cui all’articolo 1, comma 7, sono indette le elezioni del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria che, in ogni caso, hanno luogo non oltre il 31 maggio 2023. Sono eleggibili nella componente togata i soli giudici tributari e magistrati tributari che possano ultimare la consiliatura prima del collocamento a riposo. Tutti i componenti togati che siano magistrati tributari sono, per la durata del mandato in Consiglio, collocati fuori ruolo. Il presidente è eletto nella prima seduta, a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio, fra i membri eletti dal Parlamento». In altre parole fa venire meno il passaggio automatico per la copertura dei posti spettanti nel consiglio di presidenza per coloro i quali provengono da altre magistrature, facendo fare, secondo quanto risulta a ItaliaOggi un vero e proprio dietrofront a chi aveva già inoltrata la domanda di passaggio. Ma non essendo ancora stato trasfuso in legge e avendo il consiglio di presidenza l’obbligo di emanare il regolamento entro il 15 aprile ecco che il regolamento elettorale si attiene alle norme in vigore diventando nei fatti un regolamento elettorale inutilizzabile o comunque da rivedere. Il punto è che il regolamento per espressa previsione normativa doveva essere approvato dal consiglio di presidenza presieduto da Antonio Leone entro e non oltre il 15 aprile come entro e non oltre un festivo entro il 31 maggio si dovrà procedere a elezione del nuovo Csm tributario.

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