Professionisti e la pandemìa: aiuti dello Stato sempre più a rilento


Ai professionisti le misure di sostegno arrivano dopo. Dall’anno bianco alla sospensione degli adempimenti nel caso di malattia passando per i contributi a fondo perduto, per le partite iva la strada degli aiuti pubblici in epoca Covid è spesso stata in salita. Con una differenza di trattamento, denunciata dai consigli e dalle associazioni, che si manifesta sia nei confronti dei dipendenti che delle imprese.

Fondo perduto. I contributi a fondo perduto sono stati tra le motivazioni principali delle proteste avanzate dalle categorie lungo tutto il 2020, che hanno portato anche alla convocazione degli stati generali delle professioni a giugno dello scorso anno. La causa scatenante era l’esclusione dei professionisti dalla platea dei beneficiari dei contributi introdotti originariamente dal decreto Rilancio (dl 34/2020). Le proteste si sono poi ripetute ad ottobre, quando anche i decreti Ristori (dl 137 e dl 149) non contemplavano i professionisti tra i destinatari degli aiuti, nonostante più esponenti governativi avessero assicurato la presenza degli stessi. Solo con i decreti Sostegni (dl 41 e dl 73 del 2021), arrivati tra marzo e aprile di quest’anno, i contributi a fondo perduto sono stati destinati anche agli studi.

Anno bianco. Tra le risposte del governo alle proteste delle categorie, uno dei provvedimenti più discussi è stato sicuramente l’anno bianco, l’esonero contributivo per le partite iva. La misura è stata introdotta con la legge di bilancio 2021 (legge 178/2020), che indicava le linee guida generali (un esonero di massimo 3.000 euro a seconda del calo di fatturato e dei livelli di reddito) e che delegava a un decreto la definizione delle modalità attuative. Il decreto, tuttavia, è stato atteso per mesi e la sua pubblicazione è avvenuta solo il 28 luglio (si veda ItaliaOggi del 29 luglio) con il termine per richiedere le domande per i professionisti iscritti all’Inps che scadeva due giorni dopo, il 30 luglio. L’Istituto ha infatti dovuto operare una proroga per l’invio delle domande.

Malattia per i professionisti. Se il fondo perduto e l’anno bianco sono provvedimenti strettamente legati alla pandemia, la proposta di legge per introdurre una tutela in caso di malattia dei professionisti è precedente alla diffusione del Covid-19, anche se la sua discussione è avvenuta proprio in questi ultimi due anni. Era infatti l’agosto del 2019 quando il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi aveva presentato una pdl finalizzata a sospendere gli adempimenti nel caso gli stessi cadessero durante un periodo di malattia o di infortunio del professionista. La misura, sostenuta da molte forze politiche, non ha però mai trovato la copertura finanziaria in Parlamento e per più di due anni è stata discussa senza successo. Ora, un emendamento all’ultima legge di bilancio (legge 234/2021), ha invece assorbito la proposta, prevedendo un investimento di 21 milioni di euro all’anno per sostenerla.

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